>> LA CAPONATA

17-03-2022 10:24 -

Sono tante le scuole di pensiero che ci riportano alla parola Caponata. Qual è quella corretta? Senz’altro bisogna fare un salto nel passato per scoprire le sue origini e quale sia il suo significato.La più antica e quella che potrebbe darci il significato diretto, affine alla maniera di tagliare le verdure è senz’altro quella greca, Caponata - Captos – Capto ossia tagliato.

Effettivamente la caratteristica della Caponata è proprio la presenza di svariate verdure tagliate a pezzi più o meno della stessa misura, in riferimento alla varietà delle verdure. La Caponata che noi tutti conosciamo, solo nella nostra isola presenta 37 varianti. Diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata come contorno o antipasto, ma sin dal XVIII secolo costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.Un’altra scuola di pensiero ci riporta a quella latina, Caponata – Caupona – Cauponium ossia osteria. L’osteria effettivamente non è un luogo da sottovalutare, perché riconducibile al quel posto di ritrovo di tutti i marinai che stanchi dal lavoro, andavano a bere un bicchiere di vino e a mangiare un pezzo di pane tostato condito con aglio, olio, olive, capperi e acciuga. Cibo povero, ma di particolare soddisfazione.Vi chiederete dove sta l’origine dell’attuale caponata a una semplice “bruschetta”? Mi spiego…Il Cappon magro è un antico piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure. Il termine "magro" indica una pietanza riservata ai giorni di penitenza e quaresimali. Il pesce e la verdura di cui è composto viene arrangiato su una base di galletta. Il cappon magro potrebbe essere anche un richiamo alla base di pane secco o galletta, assimilabile al 'chapon' francese, un grosso crostino di pane tostato strofinato con aglio e usato per le zuppe.Nulla da ridire sull’altra ed ultima supposizione, ossia quella derivata da Capone, inteso come pesce Lambuca, con il quale si realizzava una zuppa di pesce e verdure condite in agrodolce e che secondo alcuni sarebbe la caponata degli aristocratici.Riflettendo sulla modalità di esecuzione della Caponata è ovvia la crescita gastronomica legata alle diverse dominazioni che nel tempo sono state presenti in Sicilia e che hanno lasciato la loro impronta gastronomica: Greci, Arabi, Romani, Francesi.

Tante sono le ricette inventate dalle classi meno abbienti, come “la sarda a beccafico” per soddisfare i propri palati, scopiazzando ricette più sofisticate e costose e sostituendo (in questo caso il pesce) con verdure altrettanto gustose.Qual è la verità? Non sappiamo cos’altro riusciremo a scoprire tra le poche memorie scritte dai gastronomi antichi, certo è che la Caponata sia essa Catanese, Palermitana, Trapanese, Ragusana, soddisfa sempre tutti e si realizza con l’uso delle più svariate verdure rigorosamente fritte e insaporite con aceto, zucchero e frutta secca.