>> LE TESTE DI MORO

28-04-2021 00:39 -

Secondo la leggenda originale, intorno all’anno 1000, nel pieno della dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah”, che significa l’eletta, oggi chiamato Kalsa, viveva, chiusa in casa per la gelosia del padre, una bellissima fanciulla. L’unico suo svago era la cura quotidiana delle piante del suo balcone. Un giorno, un giovane e bellissimo soldato Moro, che era solito passare da quella strada, nel vederla se ne innamorò a tal punto da dichiararsi con grande ardore. La giovane, colpita da quel volto e quel corpo che sembravano scolpiti nell’ebano, convinta di aver trovato il principe tanto atteso, ricambiò con altrettanta passione.

Il Moro, però, aveva omesso di avere moglie e figli che lo attendevano in Oriente, in quella terra nella quale avrebbe dovuto far ritorno quanto prima. La fanciulla, nell’apprendere tale notizia, sentendosi ingannata, presa da una rabbia incontrollabile e da una freddezza che non sospettava di possedere, decise di imboccare la strada della vendetta. Così, in una notte in cui l’uomo era sprofondato in un sonno pieno e appagato dopo l’amore, lo colpì mortalmente decidendo che quel volto sarebbe rimasto al suo fianco per sempre. Per fare ciò, senza esitazione, lo decapitò, gli aprì il cranio, gli piantò dentro un germoglio di basilico, creando una sorta di vaso. La scelta di piantarvi l’odorosa pianta di “Basilikòs”, l’erba dei sovrani, era legata proprio alla sua aura di sacralità.

L’uomo, che tanto aveva amato al punto da concedervisi e che l’aveva ingannata, sarebbe stato suo per sempre e lei avrebbe potuto guardarlo, possederlo e prendersene cura ogni giorno della sua vita. Mossa da questo pensiero, depose la testa sul suo balcone, innaffiandola quotidianamente con le proprie lacrime che facevano crescere la piantina aromatica rigogliosamente. I vicini, avvolti da quel profumo e guardando con invidia quel particolare contenitore a forma di Testa di Moro, si fecero realizzare, dagli artigiani locali, vasi in terracotta che riproponevano le stesse fattezze di quello amorevolmente custodito

Nel 2014 gli stilisti Dolce & Gabbana usano le teste di moro come Tema per le loro creazioni. La scelta di Dolce & Gabbana è una conferma di quanto arte e moda siano profondamente unite, di come la moda possa essere un mezzo per raccontare l’arte e di far rivivere come in una fiaba la storia di una civiltà incredibile come quella siciliana degli antichi splendori.