>> LO ZIBIBBO

28-04-2021 00:16 -

La parola "zibibbo" deriva dalla parola araba zabīb (زبيب) che vuol dire "uvetta" o "uva passita". Lo Zibibbo è una delle rarissime uve al mondo a triplice attitudine: è uva da vino, è buonissima da mangiare e ideale da appassire. Questa sua straordinaria capacità di adattamento è fra le ragioni della sua lunghissima storia, che risale a 5.000 anni fa.

Conosciuta anche col nome di Moscato D'Alessandria proviene dall'Egitto e si diffuse nel Meditteraneo grazie ai Romani. Originariamente coltivato solo in Sicilia, oggi lo Zibibbo si coltiva anche in diversi Paesi europei. La coltivazione si è estesa anche in Sudafrica, California, Australia e Sud America, e sono oltre 200 i sinonimi registrati di questo vitigno.

In Sicilia, la produzione maggiore si concentra nella provincia di Trapani. Pantelleria, splendida piccola isola nel mezzo del Mediterraneo, è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO per i tradizionali metodi di viticoltura ancora utilizzati nella coltivazione delle viti (alberello pantesco). A foglia media, normalmente trilobata, a grappolo ben voluminoso e oblungo, l'acino è grosso, ovoidale a buccia spessa di colore verde tendente al giallo; la maturazione è un po' tardiva. L'uva Zibibbo è usata sia per la vinificazione sia per il consumo diretto o per l'essiccazione.

Questa uva ha particolari proprietà organolettiche, i suoi acini sono ricchi di composti organici aromatici (Terpeni) e alte concentrazioni di Linalolo, Geraniolo, Nerolo. Con le sue uve si ottengono sia vini secchi leggeri e profumati, dalle delicate nuance che spaziano dal floreale all’agrumato, sia orange wines resi intensi dalla macerazione sulle bucce e caratterizzati da sentori fruttati di fichi, albicocca e scorza d'arancia candita, sia vini da dessert straordinariamente complessi, dove miele, datteri e frutta secca sono i riconoscimenti più tipici. L’inconfondibile colore giallo dorato può presentare riflessi ambrati .

Lo zibibbo è indiscutibilmente una delle eccellenze di Sicilia.